Sebbene la domanda “In che tipo di mondo vogliamo vivere?” non sia stata sostituita da quella“In che tipo di mondo digitale vogliamo vivere?”, essa ha dato origine alla domanda “Che tipo di mondo digitale vogliamo?”. La risposta ha iniziato a essere discussa alcuni anni fa. FING - Association pour la Fondation d’un Internet Nouvelle Génération (“Associazione per la Fondazione di una Nuova Generazione di Internet”) è stata una delle organizzazioni che ha riflettuto su questa domanda e ha articolato le sue proposte intorno a 7 caratteristiche nel numero ‘Digital Questions 2018-2019: #Reset "What digital do we want for tomorrow?"’ (‘Domande digitali 2018-2019: #Reset “Che tipo di digitale vogliamo per il domani?”’).
Una di queste caratteristiche è la tecnologia digitale frugale, efficiente dal punto di vista energetico e dei materiali, che promuove la transizione ecologica anziché aumentare le emissioni ed esaurire le risorse. In questo articolo ci concentreremo su un ambito più ristretto, ovvero l'impatto della digitalizzazione sul settore dell'istruzione e su come gli stakeholder dovrebbero informarsi al riguardo.
Gli stakeholder dell'istruzione per adulti possono essere classificati come le persone che si occupano principalmente di istruzione e le istituzioni e i loro dipendenti. Il primo gruppo è composto da formatori e ingegneri/ingegnere pedagogici, mentre il secondo gruppo comprende ingegneri/ingegnere informatici e acquirenti, personale dei centri di formazione.
Sebbene ciascuno di questi stakeholder abbia ruoli diversi e quindi esigenze diverse nella creazione o nell'utilizzo di tecnologie digitali efficienti dal punto di vista energetico e dei materiali, è essenziale che entrambi i gruppi siano innanzitutto consapevoli della questione e identifichino a che punto si trovano nella loro pratica.
STEP 1
Per comprendere l'importanza dell'argomento, è possibile consultare il corso di formazione “Introduzione all'IT sostenibile per l'istruzione digitale” disponibile su My Green Training Box, una delle risorse gratuite. Gli obiettivi del corso sono comprendere le basi dell'IT sostenibile per l'istruzione digitale, conoscere il ciclo di vita di un corso digitale e sviluppare una comprensione di come integrare l'IT sostenibile nel settore dell'istruzione e della formazione. La durata è di circa 1,5 ore (soprattutto se si ama prendere appunti ;)). Tuttavia, per avere una panoramica più veloce dell'argomento, con un confronto tra diversi scenari, è possibile iniziare consultando questa infografica, che include molte delle azioni necessarie per ridurre l'impatto ambientale.
STEP 2
Il Manuale di buone pratiche realizzato nell'ambito del progetto In-DigiT offre numerose idee sulle azioni che possono essere intraprese da tutte le parti interessate, anche oltre la frugalità, includendo altre 6 qualità per una digitalizzazione inclusiva e responsabile nella formazione. È possibile consultare pratiche di diverso tipo per trarne ispirazione. Si tratta di un manuale piuttosto corposo, che include 50 esempi. Un'altra soluzione meno impegnativa è disponibile nello step successivo.
STEP 3 (o STEP 2, per alcuni)
Utilizzando lo Strumento di autovalutazione, è possibile valutare la responsabilità sociale, ambientale ed etica delle proprie attuali pratiche digitali. Al termine di questa valutazione, riceverete un report, che verrà generato ogni volta che effettuerete il test e che vi consentirà di confrontarlo con i risultati precedenti.
Questo può anche essere utilizzato come guida per la lettura del manuale di buone pratiche. Infatti, in base al punteggio complessivo ottenuto nel report, saranno suggerite le buone pratiche del manuale più pertinenti, interessanti e utili, separatamente per tutte e 7 le caratteristiche, a cui potrete accedere con un semplice clic.
CONCLUSIONE
Partecipando alle attività di formazione digitale del futuro, è possibile contribuire all'istruzione comprendendo le proprie responsabilità e migliorando il proprio lavoro giorno dopo giorno. Gli strumenti sopra indicati possono essere di aiuto in questo.